Il ’68, il Terzo Paradiso, l’arte: una giornata a Torino con Michelangelo Pistoletto
L'artista biellese è stato protagonista nel capoluogo piemontese di un incontro al Polo del '900 e ha visitato due condomini "trasformati" dall'arte. Scopriamo tutti i dettagli della giornata!

L’arte in grado di innestare una trasformazione sociale responsabile va in scena a Torino in due location atipiche: le abitazioni. Sì, perché nel capoluogo piemontese vi sono due case che hanno fatto dell’arte un’inquilina che accompagna le giornate di chi vive in queste particolari strutture del centro città. Michelangelo Pistoletto ha fatto visita ai due “speciali” edifici, interagendo con ci abita e confrontandosi con gli artisti e gli ideatori dei progetti che hanno fatto vivere l’arte tra le mura delle case. È accaduto lo scorso sabato pomeriggio: l’artista biellese, alle 16.30, si è recato nel condominio di via Cuneo 5 bis, dove ha incontrato Andrea Quarello, amministratore dello stabile, e Alessandro Bulgini, artista “di quartiere” – come si definisce lui stesso – alla guida del progetto che ha portato alla rinascita del palazzo. I due hanno illustrato al maestro biellese la storia dell’abitazione e le peculiarità delle opere d’arte presenti.

 

All’ingresso, nell’androne, si è subito accolti da un un’onda di colori: le pareti e il soffitto (nella foto) sono pitturati in modo da riservare un’accoglienza luminosa agli inquilino o agli ospiti. All’interno, nel cortile, si trova anche una scala rossa, prima inutilizzabile, poi sistemata con un’impronta artistica (nella foto). Tutto è arte nel condominio: salendo i piani, tra uno scalino e l’altro, sulle pareti sono presenti delle immagini delle famiglie, che rendono i condomini protagonisti; dalla balconata del primo piano, inoltre, si può osservare un tappeto artistico nel cortile interno e, anche qui, spicca la varietà di colori che richiama alle pitture all’ingresso.
La creatività dell’artista di quartiere ha così dato nuova linfa alla palazzina.

Dopo questa prima tappa, Pistoletto è stato protagonista alle 17.30 dell’incontro titolato“Dalle collaborazioni creative al Terzo Paradiso – Dalla Biennale di Venezia (1968-2005) al mondo fino allo spazio siderale” al Polo del ‘900 di Torino. Durante l’appuntamento (sotto il video integrale), a cura di ISMEL – Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell’Impresa e dei Diritti Sociali in collaborazione con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, l’artista biellese ha dialogato con Anna Pironti (Responsabile Capo del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea) e Fortunato D’Amico (collaboratore di Cittadellarte). L’iniziativa, come scritto in un nostro precedente articolo, è stata la tappa conclusiva della serie di eventi organizzata nel centro culturale con il coordinamento del Centro studi Piero Gobetti, dedicata a mettere in luce il Sessantotto in maniera traversale attraverso più ospiti.


(Video Credit: ISMEL)

Come da programma, è stata affrontata l’annata da un punto di vista artistico: Pistoletto, confrontandosi con D’Amico e Pironti, ha messo in luce parte della sua cronistoria, focalizzandosi su quella relativa alla realizzazione di alcune tra le sue più celebri opere. La disamina, infatti, è spaziata dalla nascita dei primi autoritratti fino agli specchianti e dagli Oggetti in meno fino al primo manifesto dell’artista (in occasione della Biennale di Venezia del 1968). Pistoletto si è soffermato anche sul ruolo sociale dell’arte, quella sua arte in grado di collegarsi con ogni ambito sociale e di innestare una trasformazione responsabile della stessa società. Il confronto a tre si è poi concentrato sulla Venere degli Stracci: Pistoletto, invitato da D’Amico, ne ha spiegato i significati e Anna Pironti ha messo in luce il progetto che ha portato l’opera a Ventimiglia. Le fase conclusiva dell’incontro verteva sulla demopraxia e sul Terzo Paradiso. La Responsabile Capo del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea ha così illustrato la storia e le peculiarità di molte rappresentazioni ispirate al segno-simbolo; D’amico ha fatto eco alle sue parole, concentrandosi sui Forum di Cuba e sul progetto Spac3.


(L’incontro al Polo del ‘900)

Dopo l’appuntamento al Polo del ‘900, Pistoletto ha visitato “viadellafucina16”, il primo condominio-museo in Europa (come scritto in un nostro precedente articolo). Brice Coniglio, ideatore del progetto artistico, ha incontrato il maestro biellese e ha messo il luce le peculiarità della struttura illustrandone le tappe salienti della cronistoria. Anche qui l’arte è stata capace di innestare un cambiamento virtuoso: lo stabile, ubicato nella zona di Porta Palazzo in via La Salle 16, è rinato grazie a molte forme d’arte generate dagli stessi inquilini.


(Michelangelo Pistoletto e Brice Coniglio al condominio-museo)

“L’avvio di pratiche artistiche – si legge nel portale web del condominio – messe in atto da artisti nazionali e internazionali, e indirizzate alla rigenerazione degli spazi condivisi all’interno di un vecchio e ammalorato edificio del quartiere di Porta Palazzo, rappresenta un modello di assoluto interesse per chiunque è oggi interessato ad esplorare azioni reali di democrazia partecipata”.
Il maestro, dopo la visita, ha assistito a una performance a lui dedicata, curata delle artiste Spagone e Navander. Pistoletto, in conclusione, ha lasciato anche la sua impronta: in uno specchio ha disegnato il suo segno-simbolo, il Terzo Paradiso. Il condomio-museo, da giovedì scorso, ha un’opera d’arte in più.


(La performance dedicata al Terzo Paradiso e a Pistoletto)