Come ti nutrirai?
Mi nutrirò riducendo le ingiustizie della ridistribuzione dei profitti, che non vengono suddivisi in maniera equa: nella filiera del cibo viene penalizzato il contadino rispetto ad esempio alla grande distribuzione. Questa è una delle cause per cui esiste il caporalato e per cui viene sfruttata la manodopera.
Mi nutrirò riducendo le ingiustizie legate, ad esempio, agli incentivi della Comunità Economica Europea che penalizzano chi fa prodotti naturali rispetto all’agricoltura tradizionale.
Mi nutrirò riducendo le ingiustizie, in modo tale che il cibo buono sia per tutti, non soltanto per alcune élite che possono comprarsi e pagarsi il cibo sano.
Mi nutrirò riducendo le ingiustizie ambientali: il cibo viene prodotto spesso danneggiando l’ambiente, con la chimica e con processi che utilizzano in buona parte i prodotti derivati dal petrolio; un processo che penalizza le generazioni che verranno.
Mi nutrirò riducendo le ingiustizie legate al fatto che molte persone non sono consapevoli di cosa vuol dire cibarsi in modo sano. Questa mancanza di conoscenza è un altro fattore che può portare a problemi di salute.
Mi nutrirò riducendo gli sprechi, che paga l’ambiente, oltre a essere un danno per i poveri (il cibo potrebbe essere ridistribuito ai bisognosi).
Ridurre le ingiustizie legate al cibo è il primo passo per ripartire e avere una società più sana e migliore.