Come ti nutrirai?
Mi nutrirò essenzialmente e prevalentemente di cibo locale. Io sono ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso e porto avanti il progetto Let Eat Bi. Questa piccola associazione si concentra sul cibo naturale, sull’agricoltura sostenibile e su tutte le buone pratiche territoriali di questi ambiti. In quest’ottica, proponiamo un mercatino settimanale, progetti come Terre Abbandonate e attività come l’Accademia Verde; sono tante iniziative, organizzate per far sì che sempre più persone sappiano e conoscano l’importanza delle tematiche legate al nutrimento.
Io mi sono informata molto su come sia meglio alimentarsi e sono arrivata alla conclusione che non conta cosa mangiamo, se siamo vegetariani, vegani, onnivori, o se mangiamo latticini o carboidrati. Si parla spesso di ‘escludere’ qualcosa dalla propria dieta, ma non è importante il ‘non consumo’, ma conta mangiare locale. Un esempio? Possiamo mangiare latticini: nel biellese abbiamo formaggi di capra eccezionali, ma provengono da capre che vivono e mangiano in modo ottimale. Possiamo mangiare anche la carne, se gli animali hanno vissuto bene e sono stati felici senza essere trattati con antibiotici. Non solo: possiamo consumare anche i carboidrati, purché siano integrali e quindi non raffinati.
Io mi nutrirò quindi di tutto ciò che è locale, con equilibrio e moderazione. Tutto deve essere fatto con equilibrio: tornando agli esempi precedenti, non posso eccedere coi formaggini di capra o coi carboidrati, ma dovrò cercare un equilibrio all’interno della mia nutrizione. Questa è la base fondamentale per tutti, non solo per me, ma anche per la nostra società. Tutti noi possiamo cambiare, a partire da questo momento, il nostro modo di nutrirci.
Oltre al locale è fondamentale anche lo stagionale, ma sono due fattori legati fra loro: se mangio frutta e verdura locale, di certo sono anche di stagione. Il cibo, inoltre, deve essere naturale e non posso, ad esempio, riempire di pesticidi i pomodori del mio orto e mangiarli solo perché sono locali, ma dovrò coltivarli in maniera naturale e sana, per la mia salute e quella della terra. Se fossi costretta a vivere in una grande città, senza potermi rivolgere ai produttori locali, farei la spesa scegliendo frutta di stagione e leggendo tutte le etichette, stando attenda a comprare prodotti italiani o regionali.
Mi nutrirò, quindi, locale, stagionale e naturale.