Arte contemporanea e cinema “Viso a Viso” nell’universo ferroviario e all’insegna di una sostenibilità multiforme: sono questi i tratti distintivi dell’oper-azione collettiva del Terzo Paradiso che si sta tenendo oggi nell’ambito del “Cortocircuito – Savigliano Film Festival”. Come scritto in un nostro precedente articolo, si tratta di un concorso cinematografico dedicato al mondo dei cortometraggi volto a valorizzare il territorio del comune piemontese e a mettere in luce nuovi cineasti attraverso una speciale rassegna di corti. Anche quest’anno, per la terza edizione, l’iniziativa è totalmente gratuita e si svolge in differenti location di Savigliano. Questa terza edizione del festival è incentrata sul biunivoco rapporto di adattamento e reciproca influenza che si instaura tra l’uomo e l’ambiente circostante, ispirandosi a quanto promosso dal programma dell’UNESCO MaB, “Man and Biosphere”, del quale fa parte la Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso (partner del Festival ed area in cui rientrano anche Savigliano e le città limitrofe: www.monviso.eu).
I numeri del festival di quest’anno sono molto positivi, con la partecipazione di 587 cortometraggi provenienti da 60 nazioni di tutto il mondo (tra cui “The Silent Child”, vincitore del Premio Oscar 2018). La giuria, inoltre, è stata presieduta da Michelangelo Pistoletto: proprio la figura dell’artista biellese, con il suo Terzo Paradiso, ha dato spunto e guidato la pianificazione della giornata di oggi con la relativa “oper-azione”.
Tornando quindi ai dettagli dell’iniziativa artistica odierna, che ha preso il via alle 10 e continuerà fino alle 17, si sta tenendo al Museo Ferroviario Piemontese ed è aperta e rivolta a tutti i cittadini che desiderino “artivarsi” per l’opera.
“Il tutto – si legge in una nota stampa degli organizzatori festival – ruoterà attorno a due punti cardine: da un lato la declinazione del tema ‘Viso a Viso’ nel concetto di ‘sviluppo’ sostenibile, con il primo dei due termini da intendersi in tutte le sue accezioni, dallo sviluppo cinematografico/fotografico a quello ambientale, dalla lunghezza di una bobina tipografica alla crescita individuale oltre che socio-culturale; dall’altro lato il progetto internazionale Rebirth/Terzo Paradiso, con il suo noto e onnipervasivo simbolo, liberamente utilizzabile da chiunque lo desideri e di estrema attualità, nonché attinenza e vicinanza al tema del Festival di quest’anno”.
Uno dei partner dell’iniziativa, il Castello di Rivoli, ha coinvolto il Consorzio CiAl, che ha messo a disposizione una grande quantità di alluminio riciclato e avvolto, similmente alla cellulosa delle “pizze” cinematografiche di un tempo, in grandi bobine di pellicola da centinaia di metri di sviluppo complessivo. “Uno sviluppo, da un lato, di stampo quasi fotografico oltre che ferroviario – si legge ancora nel comunicato – con lo srotolamento di un’enorme pellicola/binario di alluminio, e dall’altro lato pienamente sostenibile, in quanto realizzato con materiale interamente riciclato ed eventualmente recuperabile. L’installazione ‘ruoterà’ letteralmente attorno allo snodo del Museo Ferroviario, ovvero una piattaforma girevole di 21 metri: le pellicole di alluminio verranno srotolate collettivamente attorno a una piattaforma che costituirà l’anello centrale del muovo simbolo del Terzo Paradiso, a congiunzione dei due anelli laterali che verranno sempre realizzati utilizzando le bobine fornite dal CiAl”.
Al termine dei preparativi, la piattaforma verrà simbolicamente azionata, come se fosse una cinepresa che dà inizio alle proiezioni del Festival. Il binario in centro ad essa, invece, in un primo momento “fuori asse”, ruoterà fino a congiungere idealmente i diametri dei tre cerchi e a connettere in maniera armonica le due sfere agli estremi del simbolo, quella umana e quella naturale. L’installazione, che resterà disponibile e visitabile almeno per tutta la settimana del festival, verrà filmata e ampiamente documentata. Una volta che si deciderà di smantellarla, l’alluminio riciclato impiegato nella creazione potrà esser nuovamente riutilizzato. In alternativa, potrà venire in parte raggruppato e trasformato in una grande sfera da firmare e conservare presso il Museo, a ricordo di quanto fatto durante la giornata.
“La nostra proposta di coinvolgere l’universo ferroviario, molto rappresentativo sia per Savigliano che per Cortocircuito e il cinema tutto fin dai suoi albori – racconta Davide Barberis, curatore del progetto – ha subito intrigato il maestro Pistoletto che ha accolto l’idea di adoperare i calzanti spazi gentilmente messi a disposizione del Museo Ferroviario Piemontese. Col suo staff abbiamo poi “sviluppato” il progetto che via via ha integrato nuovi rimandi e “cortocircuiti” tematici… La mia suggestione iniziale di utilizzare la speciale piattaforma girevole del Museo come uno degli anelli costituivi del simbolo del Terzo Paradiso, si è poi arricchita di ulteriori intuizioni di Saverio, il quale ha brillantemente coinvolto il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli e il CiAl, che ci rende davvero onorati poter ospitare e che consentiranno di realizzare nella nostra città una vera e propria installazione artistica di grandi dimensioni e rilevanza. Un’opera significativa sia per il Festival che per Savigliano se si considera che il simbolo del Terzo Paradiso capeggia davanti al palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra o nella Stazione Spaziale di Paolo Nespoli per la missione Vita, oltre ad esser stato realizzato sulla piramide del Louvre e in molti altri contesti importanti”.
Per questo appuntamento di inaugurazione e condivisione, l’Associazione Cortocircuito (interamente composta da giovani volontari del saviglianese), collabora con Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea, il CiAl (Consorzio Imballaggi Alluminio: non-profit che opera a livello nazionale nel recupero e riciclo del duttile metallo, ampiamente utilizzato anche nel settore dei trasporti) e gli ambasciatori del Progetto Rebirth/Terzo Paradiso.