Domenica 19 settembre si è tenuta la X edizione del Napoli Bike Festival, in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile. L’evento, svoltosi nel suggestivo spazio del Giardino dei Cedri, ha avuto come obiettivo la sensibilizzazione nei confronti di una mobilità più sostenibile nella città partenopea. Infatti, il capoluogo campano punta a trasformarsi nel segno di una migliore qualità della vita e di una rivitalizzazione dello spazio urbano, proprio attraverso la promozione e l’implementazione del mezzo a due ruote. Durante il corso dell’evento, l’ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso Davide Carnevale ha curato un laboratorio creativo che ha coinvolto gratuitamente persone di tutte le età. “La partecipazione – ha esordito l’artista – è stata contagiosa: nel momento in cui i bambini sono arrivati, a seguito di una passeggiata in bici, sono riusciti a coinvolgere con la loro euforia creativa le proprie famiglie, invitando a partecipare fratelli, sorelle, genitori e nonni”.
Si è trattato di un vero e proprio laboratorio di arti visive all’aperto, svoltosi in un’ampia ‘isola verde’. Hanno preso vita parallelamente due diverse attività che hanno suscitato la partecipazione e l’inclusione del pubblico, infatti, “l’eccitazione creativa – sottolinea l’ambasciatore – è stata tale da far sbocciare contemporaneamente diversi processi di fantasia“. Inizialmente, Carnevale ha offerto un pennello a chiunque avesse voglia di giocare alla scoperta di colori e texture, dando la possibilità di divertirsi ed esprimersi attraverso di essi. Questo ha portato alla creazione di un grande murales di 12 metri e alla realizzazione di diversi collage, in cui il soggetto centrale è stato il simbolo del Terzo Paradiso. La seconda attività ha visto come protagonista (D)estructura, il gioco da tavolo ideato dal collettivo colombiano El puente_lab (composto dagli artisti Juan Esteban Sandoval – direttore ufficio arte di Cittadellarte – e Alejandro Vásquez Salinas) e da Mariangela Aponte Núñez; l’attività si è mostrata molto efficace nel far comprendere il senso di responsabilità che caratterizza le scelte di ognuno di noi.
L’obiettivo finale, secondo Davide Carnevale, è stato raggiunto: “La fantasia e la creatività si sono rivelate dei medium fondamentali per la creazione di nuove opportunità, per vedere con nuovi occhi il futuro e spingere verso un cambiamento personale e sociale“. Infatti, la sinergia generata dalle attività creative ha consentito ai partecipanti di liberarsi dai tabù e dai vincoli che quotidianamente condizionano la nostra esistenza, permettendo l’interazione tra persone diverse e di differenti età. Ciò ha permesso di riscoprire l’incontro, lo scambio e il dialogo, dando vita a un terreno fertile per la diffusione della filosofia trinamica e la comprensione delle idee legate al simbolo del Terzo Paradiso.
Secondo l’ambasciatore l’utilizzo della bicicletta si lega alla trinamica, in quanto “la bicicletta è un utile strumento per trasformare le nostre cattive abitudini, come lo spostarci continuamente da un punto all’altro della città: per andare al lavoro, a scuola, a far commissioni. Ad oggi, produciamo spostandoci in macchina solo risultati negativi: inquinamento, stress, apatia, pigrizia, nonché incidenti, rottami, frustrazioni. Al contrario, spostarsi in bicicletta significa attraversare lentamente le bellezze delle nostre città, scoprire nuovi occhi per leggere il territorio, ridurre lo stress ed eliminare la distanza tra le diverse generazioni”. Inoltre, la lentezza della bicicletta genera possibilità di incontro con l’altro – così come è avvenuto durante il laboratorio – in contrapposizione a quanto accade per via della chiusura, del traffico e della fretta che caratterizzano l’utilizzo dell’auto. Gli obiettivi promossi dal Napoli Bike Festival sono stati così sostenuti dalle idee legate al simbolo del Terzo Paradiso, che si sono rivelate uno strumento importante per dirigersi verso un futuro più sostenibile.