Ad Alghero sta continuando la realizzazione di una nuova opera del Terzo Paradiso, fortemente voluta e guidata dall’ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso Maria Gabriella Lay, che prevede il coinvolgimento attivo 377 comuni sardi: ognuno di questi donerà per l’installazione un blocco di pietra tipica locale (di scarto o di recupero). Un gesto carico di significato, che unisce sia fisicamente sia simbolicamente l’intera comunità sarda nell’intento di tutelare, preservare e valorizzare il proprio territorio, celebrando al contempo le molteplici identità locali come parte del tutto. Come riportato in un nostro precedente articolo, il progetto mira a radicare nel territorio e tra i giovani lo spirito innovativo e rigeneratore dell’Agenda 2030, coinvolgendo le comunità locali ed internazionali attraverso l’arte e la cultura, stimolando educazione e informazione. Il 19 ottobre è partita ufficialmente l’iniziativa, con la posa della prima pietra del Terzo Paradiso, organizzata da Legambiente e dalla famiglia Abbado nel Comune di Alghero, scaturita dall’impegno del C.Ri.M.M (Centro Ricerca Macchia Mediterranea) e della Scuola di Formazione allo Sviluppo Sostenibile e alla Creazione d’Impresa, nell’ambito del Festival ASviS per lo Sviluppo Sostenibile 2022. La giornata e l’intero progetto ha visto e vede protagonisti i giovani: alla cerimonia del 19 ottobre sono stati presenti molti studenti di scuole di ogni ordine e grado, università compresa, che hanno portato la testimonianza della loro attiva partecipazione al processo di rigenerazione; “Apri gli occhi al futuro” è il messaggio della loro creazione artistica che è stata illustrata dagli autori, gli alunni della 3F della Secondaria di 1° grado “M. Carta” dell’Istituto Comprensivo 2 di Alghero. In occasione della posa della prima pietra del Terzo Paradiso è stata infatti data voce proprio agli alunni della scuola in questione: vi proponiamo il loro intervento.
“Noi abbiamo scoperto l’esistenza dell’Agenda 2030, ne abbiamo analizzato il programma d’azione e abbiamo capito il significato di ‘sviluppo sostenibile’: soddisfare i nostri bisogni tenendo conto di quelli delle generazioni future.
Abbiamo riflettuto su ciò che possiamo dire e fare per contribuire in maniera attiva alla realizzazione dei 17 obiettivi e ci siamo resi conto che dobbiamo fare in fretta! Dobbiamo correre ai ripari! Dobbiamo cambiare e salvare questo nostro pianeta, l’unico che abbiamo! Ciascuno di noi è responsabile del cambiamento, anche attraverso semplici e piccole azioni. Vogliamo diventare veramente noi i protagonisti e migliorare questo mondo che non ci piace. Dobbiamo aprire gli occhi e guardare al futuro con determinazione e fiducia, convinti di riuscire a portare a termine gli obiettivi.
Ci piace pensare di essere come una farfalla che, con il suo apparentemente insignificante batter d’ali, è capace di provocare un tornado dall’altra parte del mondo.
Come classe, guidati dai nostri insegnanti, siamo passati dal pensiero all’azione. Abbiamo utilizzato il linguaggio dell’arte, immediato e capace di dar voce ad emozioni e riflessioni e siamo riusciti a veicolare così il messaggio dell’Agenda 2030. Ci siamo basati sull’opera di Michelangelo Pistoletto, un artista di fama internazionale, autore del Terzo Paradiso. Ne abbiamo compreso il suo pensiero trasmesso attraverso la riconfigurazione del simbolo dell’Infinito: all’Io e al Tu, posti agli estremi, Pistoletto ingloba un Noi, simbolo del grembo rigenerativo.
Ognuno di noi, in classe, ha disegnato il simbolo del “Terzo Paradiso”, dando una personale lettura ed interpretazione ai 3 elementi che lo compongono: la Natura e l’Artificio ai lati e il Grembo Rigenerativo al centro. In maniera democratica abbiamo votato e scelto il disegno di una nostra compagna e, sempre democraticamente, abbiamo scelto il titolo: Apri gli occhi al futuro.
Con entusiasmo poi abbiamo ingigantito e riprodotto il disegno su una grande tela, guidati dal professore di Arte e Immagine. Per realizzarla abbiamo impiegato diversi giorni. Ci siamo divisi in tre gruppi: Natura, Artificio e Grembo Rigerenativo e ci siamo occupati di ciascuna parte che compone il Terzo Paradiso. Abbiamo voluto rappresentare la “Natura” all’interno del primo cerchio inserendo elementi non ancora antropizzati, alberi, dune desertiche e un cammello a significare l’universalità del messaggio. Al di fuori del cerchio ci sono delle farfalle e delle gocce d’acqua. Abbiamo utilizzato colori vivaci, caldi e rassicuranti. Il cerchio che rappresenta l’Artificio contiene elementi tipici di una metropoli inquinata, grattacieli, traffico d’auto e un uomo d’affari a significare che il profitto determina e comanda l’andamento di questo mondo. Al di fuori del cerchio, svolazzano soldi e incombe la presenza dei Re di Denari. I colori sono cupi e freddi.
La parte centrale, il Grembo Rigenerativo, lo abbiamo voluto rappresentare come un grande occhio che vigila e guarda verso il futuro. L’iride è formata dai 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Nella pupilla è presente un orologio che sta a significare l’imminente scadere del tempo utile per fare qualcosa e salvare il mondo. L’occhio rappresenta la presa visione e quindi la consapevolezza di ciò che sta accadendo. La nostra indignazione provoca la nostra ribellione: siamo pronti a cambiare e migliorare il nostro pianeta!”
Nel momento della consegna della prima pietra, gli alunni hanno concluso l’intervento rivolgendosì così al primo cittadino di Alghero: “Signor sindaco, ci sentiamo pronti ad essere gli attori del cambiamento e siamo orgogliosi di aver avuto il privilegio di poterle consegnare la prima pietra delle 377, simboli dei comuni della Sardegna, per la costruzione di quest’opera solida e messaggera dello sviluppo sostenibile”.