Giro d’Italia e Terzo Paradiso hanno pedalato insieme. Il segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto, infatti, era presente sabato scorso a Oropa, nel Prato delle Oche, a lato del traguardo del noto evento sul ciclismo nella giornata. Lo staff di Cittadellarte, insieme ai ragazzi dell’Istituto “E. Bona” e del “Liceo Classico G. & Q. Sella“(con il liceo artistico) di Biella, ha atteso l’arrivo del Giro e hanno realizzato uno speciale Terzo Paradiso.
La creazione dell’opera è stata curata dagli alunni dei due istituti biellesi, che hanno dato vita a una performance d’avvio dell’opera nel primo pomeriggio. Oltre cento ragazzi e ragazze, seguendo le linee tracciate da indumenti bianchi sistemati dallo staff della Fondazione Pistoletto, hanno creato un Terzo Paradiso umano con una coreografia: hanno alzato le mani al cielo e nei palmi avevano un disegno di “mezzo” Terzo Paradiso, che diventava “intero” a contatto con le altre mani. Gli studenti hanno poi posizionato, con un accompagnamento musicale, pezze di tessuto rosa sopra gli stracci bianchi.
Questo matrimonio di colori si riconduce alla tematica del doping e ha come obiettivo la sensibilizzazione dello sport “pulito”. L’argomento si lega anche alla figura di Marco Pantani, rivalutata dopo essere stata per anni al centro di una bufera sportiva e mediatica.
Il Terzo Paradiso è stato, infine, rimosso nel tardo pomeriggio dopo aver accompagnato tutto l’evento. Il segno-simbolo, che ha fatto da sfondo all’arrivo dei ciclisti, è stato raccontato anche da Radio 2. L’emittente radiofonica della Rai, ha dedicato, in diretta, spazio all’evento e ha presentato Cittadellarte e le due scuole biellesi.
Oltre agli istituti scolastici, hanno collaborato anche l’ATL e alcune aziende biellesi partner di Fashion BEST, che hanno dato parte dei materiali. Nello specifico, sono: Laneria Agnona di Trivero, Marchi e Fildi di Biella, Associazione Gomitolo Rosa di Biella, Tollegno 1900 e Italfil di Borriana.
Alice Scandolera, che collabora al progetto delle Terme Culturali di Cittadellarte, afferma: “I ragazzi si sono impegnati molto, hanno raccolto i materiali e smantellato l’opera. Credo – afferma – che sia stato raggiunto l’obiettivo di sensibilizzazione. La giornata, anche se faceva parte dell’alternanza-scuola lavoro, si è rivelata festosa per gli scolari. Inoltre – conclude – è stato positivo aver stimolato la curiosità dei presenti con l’esibizione”.