Il cambiamento e l’ominiteismo
Vi proponiamo due estratti (pagina 22 e pagina 26) dell’ultimo libro-manifesto di Michelangelo Pistoletto edito da Chiarelettere.

Il cambiamento
(pagina 22 del libro-manifesto “Ominiteismo e Demopraxia”)

Penso che un vero cambiamento della società non possa avvenire che attraverso il superamento della protezione di dio, o della scienza, per un percorso di autonomia e di responsabilità individuale e collettiva. Se attingo ancora al concetto di teismo, è perché esso è radicato nella cultura umana, e dunque insito nel nostro dna. Non credo che si potrebbe raggiungere tale cambiamento tagliando di netto il rapporto con il nostro lungo trascorso. Perché questa trasformazione si compia, occorre che il passaggio avvenga con gradualità. E, di conseguenza, anche questo dna potrà essere modificato.

Ominiteismo
(pagina 26 del libro-manifesto “Ominiteismo e Demopraxia”)

[…] L’Ominiteismo non nega né afferma l’esistenza di dio, sia come entità creatrice distinta, unica e suprema, sia come entità integrata in ogni elemento dell’universo, ma si fonda sulla responsabilità che deriva dalla umana capacità di pensare. Infatti l’unica constatazione possibile è che il cogitare umano esiste e che esiste il mondo percepibile. L’Ominiteismo si concentra nella capacità elaborativa della mente umana. In tal modo ogni persona assume in toto la responsabilità del suo pensiero e del suo operato. […]

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