“Tutti insieme dobbiamo creare: non soltanto come artisti singoli ma come autori di una società nuova”: così Michelangelo Pistoletto ai microfoni del TGR Sicilia, in riferimento alla nuova opera del Terzo Paradiso a Catania, la prima installazione realizzata con rifiuti di plastica recuperati dall’ambiente marino. Il maestro biellese, come scritto in un nostro precedente articolo, è stato protagonista di una serie di appuntamenti in Sicilia, che non sono passati inosservati alle telecamere dei media nazionali. Come di consueto, al centro di questi incontri c’è stata l’arte capace di innestare una trasformazione sociale responsabile e, nello specifico, la tematica cardine delle iniziative svoltasi lo scorso weekend è stata la sostenibilità ambientale. La nuova rappresentazione del simbolo trinamico – realizzata in collaborazione con la Fondazione OELLE – è significativa in questo processo di sensibilizzazione sociale: l’installazione, di 30m x 12m, si trova su un pontone galleggiante èd è composta da circa 2mila chili di materiali di plastica (come bottiglie e recipienti).
Per realizzarla sono state necessarie 500 ore di lavoro, che hanno visto in prima linea gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania, ma anche i cittadini e gli operatori del porto dove sorge l’opera. L’ultimo ‘tassello’ è stato posto da Pistoletto in persona, che, così, ha ultimato la realizzazione del Terzo Paradiso. “L’opera è simbolica – ha aggiunto il maestro ai microfoni Rai – ma è stata fatta un’azione: sottrarre al mare queste plastiche”. I rifiuti recuperati dal mare diventano quindi un’opera d’arte che si fa portatrice di un messaggio non solo green, ma anche di responsabilità collettiva.
La plastica recuperata in mare diventa un'opera d'arte
Un'opera d'arte fatta per essere distrutta.Duemila chili di plastica raccolti nel mare diventano un'immensa scultura, che sarà interamente riciclata.Guarda l'intervista a Michelangelo Pistoletto qui: http://bit.ly/2I79XZHTerzo Paradiso / Rebirth-dayIl Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto a CataniaCittadellarte-Fondazione PistolettoAccademia di Belle Arti di CataniaNo PlasticaPlastica VerdeVivere senza plasticaMade in Catania
Pubblicato da Tgr Rai su Martedì 11 giugno 2019
“Questo – ha aggiunto l’artista in un’intervista rilasciata a Sky riferendosi all’opera – è il simbolo della trasformazione responsabile della società e della rigenerazione. Dal simbolo si passa poi alla pratica, con la la raccolta di plastica che è servita per realizzare l’installazione. Traformare il mare da inquinato a pulito significa anche cambiare la mentalità comune, il sistema economico e consumistico. È un progetto di vasta portata: abbiamo una responsabilità enorme di cambiamento. Speriamo di farcela in tempo prima di arrivare al disastro completo”.