È tutto pronto per il secondo capitolo dell’iniziativa Colture conviviali, che mira a favorire occasioni d’incontro collettivo in cui si promuovono buone pratiche, sia attraverso momenti di condivisione dei saperi e di formazione, sia dando spazio ai produttori locali impegnati nella cura della terra e dei suoi frutti. Proposta con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, la rassegna si articola attraverso un poker di appuntamenti, uno per ogni stagione, con attività declinate sulla base del periodo in cui verranno proposte. Il primo evento, tenutosi il 19 ottobre scorso, è stato la Festa d’autunno, mentre il prossimo si terrà mercoledì 18 dicembre. Intitolato, questa volta, Festa d’Inverno, sarà come di consueto a ingresso gratuito in via Serralunga 27 a Biella, tra il parcheggio interno della Fondazione Pistoletto e il giardino officinale del Terzo Paradiso. L’apertura, a tinte natalizie, sarà più ampia nei tempi: i produttori saranno presenti dalle 10 alle 13.30, ma le attività continueranno anche nel primo pomeriggio.
Le proposte della Festa d’Inverno
Grazie a Let Eat Bi sarà possibile acquistare doni all’insegna della sostenibilità: sarà infatti possibile farsi confezionare – gratuitamente – cesti natalizi personalizzabili con i prodotti del mercatino. Non solo: saranno proposte – a offerta libera – bevande calde nell’arco di tutta la mattinata e dalle 13.30 sarà possibile prendere parte a un momento conviviale, ossia un pranzo condiviso con altri clienti e produttori alla Casetta di Paglia. Alle 14.30 si terrà l’ultima attività della giornata: un momento di lettura collettiva ad alta voce e di discussione del libro In Difesa del Cibo del saggista Michael Pollan. Pollan, già autore del Dilemma dell’Onnivoro, si focalizza su industria agroalimentare, salute, e cibo; la soluzione per la nostra salute e i nostri sistemi alimentari, secondo Pollan, sarebbe non nutrirsi con nulla che la nostra nonna non avrebbe mangiato.
I produttori presenti
Scopriamo tutti i produttori presenti per l’occasione: L’Orto d’Asporto, con verdura di stagione, conserve e fermentati; l’Agriturismo La Fucina con pane integrale a lievito madre, uova, torte dolci e salate, confetture, pizze e focacce, verdura di stagione e dolci; Lorenzo Rovero, un viticoltore biologico di Sostegno con i suoi vini senza solfiti aggiunti, l’aceto di mele e i succhi di mela e pera; Frutteto di Bersej con succhi, aceti e confetture; L’Aperitiva, con il miele biologico altre specialità; l’associazione Pacefuturo, con il ‘Miele del Terzo Paradiso’; l’Orto Essenziale di Ilaria Sità con cuscini con la pula e oli essenziali; l’Azienda Agricola Peraldo, con formaggi vaccini e salumi; Cascina Angiolina, con riso biologico, tra integrale, semi integrale e non, farina di riso e confezioni di riso pronto con aromi e fiori; Green Italy, con i prodotti di canapa sativa, tra pasta, farine, biscotti e canapella (cioccolato spalmabile); Cascina Bozzola di Marco Maffeo di Occhieppo Inferiore, che propone ampia varietà di frutta e verdura; Cascina Carbonera di Magnano con candele naturali ed erbe spontanee; Andrea Marostegan, con la kombucha e l’aceto; La Crava Cuntenta con i formaggi e le specialità di capra; Ca’ Nel Bosco di Portula con i formaggi, di capra stagionati e freschi; Food for Life, con biscotti vegani, Gattinera Farm, con pasta di grano saraceno biologico, fiocchi d’avena e lenticchie; Lady T con una selezione di tè dal mondo; l’Azienda Agricola Lavino Zona, che propone birre artigianali; Cinzia Petraroli con le belline e altre creazioni in terracotta; il Pane di Oz, con diversi tipi di pane e focaccia.
La voce di Let Eat Bi
“Il mercatino vuole essere un luogo di scambio non solo dei prodotti della terra – ha affermato Francesca Castagnetti, responsabile di sviluppo di Let Eat Bi –, ma anche di saperi e di storie. I mercati sono meravigliosi crocevia di storie e luoghi di aggregazione e speriamo che il mercato possa essere sempre di più un luogo per e della comunità, anche attraverso un’offerta di laboratori, degustazioni e momenti di riflessione come la lettura collettiva di un libro che mette in discussione le abitudini alimentari contemporanee e illustra come la modernità abbia cambiato la nostra preziosa relazione con il cibo”.