CITTADELLARTE Terza pagina Il ruolo dell’arte nella tensione automi ed autori Pubblichiamo un testo Paolo Naldini proposto in occasione del primo appuntamento del progetto “EU STARTS4Water” tenutosi negli spazi della Fondazione Pistoletto. Il direttore di Cittadellarte si focalizza sui processi di creazione individuando e analizzando la responsabilità dell'artista ("La creazione si fonda su una posizione di insoddisfazione e di critica, ma non si ferma a quest'ultima, anzi pone e propone qualcosa che prima non esisteva") e si sofferma sul ruolo dell'arte, che "pone la pratica come base dell’etica". Naldini si concentra poi sull'importanza di STARTS4Water: "Il progetto invita il nostro territorio ad aumentare il gradiente di autorialità attraverso l’ingrediente dell’arte contemporanea in sinergia con la scienza e la tecnica". A CURA DI Paolo Naldini IL 26/07/2021 Leggi di più
Terza pagina L’acqua, l’arte, riflessioni aperte sul futuro Pubblichiamo un testo di Franco Piunti sul tema dell'acqua proposto in occasione del primo appuntamento del progetto "EU STARTS4Water" tenutosi a Cittadellarte. Il medico ed ex presidente dell’Associazione Tessile e Salute si è soffermato sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approfondendo la relazione tra lavoro, ambiente e digitalizzazione, per poi focalizzarsi sul ruolo dell'arte e sulla cosiddetta etica della responsabilità. A CURA DI Redazione IL 22/07/2021 Leggi di più
Terza pagina Quattro farmaci offerti dalla cultura come cura contro l’automatizzazione Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, riflette sull'automatizzazione della vita psichica a cui l'essere umano, nell'epoca geologica dell'Antropocene, risulta sempre più incline. Naldini, in quest'ottica, analizza prima quattro dispositivi che hanno un ruolo chiave in questo processo - l’abitudine, la paura, la soggezione e la conformazione - poi individua altrettanti antidoti per promuovere una deaumatizzazione: la creatività, la ricerca, il dialogo e l'impegno civico. "La ricerca psicosociale avviata a Cittadellarte con i laboratori dedicati all’arte per trasformazione sociale e all’arte della demopraxia - ha affermato - ci porta a individuare quattro contrappesi o farmaci con cui lavorare per controbilanciare gli effetti incontrollati dell’automatizzazione galoppante che stiamo vivendo". A CURA DI Paolo Naldini IL 06/04/2021 Leggi di più
Terza pagina Paolo Naldini: “La creatività può aiutare a imparare, ma abbiamo bisogno di unione e visione” Il giornale "La Nuova Provincia di Biella", in data 27 febbraio, ha pubblicato un editoriale del direttore di Cittadellarte. Paolo Naldini ha messo in luce quanto conti imparare in ambito formativo, professionale e personale, argomentando questo pensiero con riflessioni ed esempi pratici, come quello dell'ambasciata Rebirth/Terzo Paradiso di Melbourne. Naldini si è poi concentrato sulla "connessione potente tra creatività e scuola", soffermandosi sul Master "Design, Creatività e Pratiche Sociali" e sulle potenzialità del territorio biellese. "Se siamo Città Creativa Unesco - ha affermato - non abbiamo solo guadagnato un bollino, ma abbiamo ricevuto la patente: ora sta a noi saltare in auto e guidare lungo la strada che dalla creatività porta all'imparare e dall'imparare alla prosperità". A CURA DI Paolo Naldini IL 02/03/2021 Leggi di più
Terza pagina Michelangelo Pistoletto, viaggio alla scoperta dell’arte del maestro #27 Vi proponiamo una nuova tappa del percorso editoriale dedicato alla cronistoria artistica di Pistoletto, tra opere, manifesti, mostre e progetti di ogni tempo. Questo nuovo episodio è dedicato alla biografia del fondatore di Cittadellarte. A CURA DI Redazione IL 19/02/2021 Leggi di più
Terza pagina Michelangelo Pistoletto, viaggio alla scoperta dell’arte del maestro #26 Vi proponiamo una nuova tappa del percorso artistico che mette in luce la cronistoria di Pistoletto, tra opere, manifesti, mostre e progetti di ogni tempo. Questo episodio è dedicato al segno-simbolo del Terzo Paradiso. A CURA DI Redazione IL 11/02/2021 Leggi di più
Terza pagina Deautomatizzazione e contagio buono per una pandemopraxia Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, intende argomentare come la proposta della demopraxia e il metodo di social design che vi afferisce possano offrire strumenti adeguati per le urgenti sfide che le nostre società sono chiamate ad affrontare. Il contributo si concentra in particolare su quattro abilità (creatività, dialogo, ricerca, impegno civico) assunte come dispositivi chiave per procedere lungo la strada della deautomatizzazione. L’argomentazione si sviluppa su come ridurre l’intensità della condizione di automa. Si ipotizza, infatti, che la strada tracciata da queste quattro capacità apra all’esercizio dell’autorialità. E che quest’ultima costituisca la base di ogni pratica consapevole e responsabile. Tesi centrale del testo è che la demopraxia si attui quando le organizzazioni che costituiscono il tessuto sociale (comunità di pratica) esercitano pratiche consapevoli e responsabili, quindi deautomatizzate, all’interno dei propri campi di azione e lungo le filiere e le reti di cui fanno parte. La tesi è sostenuta analizzando il funzionamento di creatività-dialogo-ricerca-impegno civico come contrappesi alle corrispondenti e opposte dinamiche psichiche e sociali. Appropriando la metafora del virus e della pandemia, il testo propone come antidoto alla mancata piena realizzazione della promessa democratica il contagio buono della demopraxia attraverso queste quattro capacità. E invita a partecipare a un laboratorio di ricerca di pratica artistica, studi culturali, scienze politiche e di intervento attivo con la sperimentazione in vivo di dispositivi di social design basati sulle pratiche partecipative di impegno civico. A CURA DI Paolo Naldini IL 25/01/2021 Leggi di più
Terza pagina La partecipazione e i suoi scontenti: come l’arte può contribuire ai processi di deliberazione collettiva e alla partecipazione alla governance civica Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, mette in luce una serie di iniziative artistiche focalizzate sull'efficacia di impatto, radicate nel rispettivo contesto sociale e consapevoli dei diritti umani, dimostrando che esistono pratiche socialmente impegnate che si sono occupate e trattano della partecipazione e dei suoi scontenti. "Potrebbero esserci centinaia di altri progetti stimolanti - così Naldini - che potrebbero portarci a vedere, o almeno a intuire, che il coinvolgimento di iniziative di artisti nei processi di deliberazione collettiva non è solo praticabile ma anche auspicabile. Spero che quelle presentate servano come base di conoscenza condivisa per affrontare in modo più specifico la questione della possibile relazione tra arte e processi di deliberazione collettiva e partecipazione alla governance civica". A CURA DI Paolo Naldini IL 20/01/2021 Leggi di più